Siamo nel centro storico di Monza, adiacenti all’antico ponte romano, motivo per cui il progetto si compone di linee sobrie e minimaliste, capaci di evocare atmosfere del passato, armonizzandosi con lo stile architettonico degli edifici adiacenti.
L’idea elaborata nella progettazione tende ad approfondire la ricerca della forma naturale, lontano da artificiose etichette d’immagine. Il disegno tende a valorizzare la presenza di forme primarie, volumi senza peso compenetranti tra loro attraverso un pensiero puramente geometrico, che altro non è che un riordino delle forme pulite dai “merletti” del tempo per meglio collocare l’architettura in un presente contemporaneo. È il rigore formale non condizionato da mode, progettato con l’utilizzo di elementi naturali quali il legno, l’acciaio, il vetro, la luce, per tornare a una dimensione più umana del vivere.
La fisicità dei volumi viene spezzata dalla sequenza di nicchie espositive inserite con una ritmica tendente a distribuire lo spazio in un percorso rettilineo, che affonda in lunghe prospettive riflesse dai grandi vetri retroilluminati delle quinte espositive per accentuarne la profondità dello spazio. Questo progettato è un architettura dentro l’architettura, uno spazio in grado di definire una sua specifica ed autonoma identità linguistica e funzionale. Non è un linguaggio arido di contenuti quello affrontato, non un progetto destinato a diventare clone di altre realizzazioni, ma un’architettura che macina a fondo le problematiche esposte per rispondere con salde realtà “cucite su misura”.
Un progetto concepito con meticolosa precisione, dove l’analisi del particolare non tralascia mai la visione globale. Una nuova visione del contemporaneo destinata a diventare come al solito “l’idea da carpire”.
Progetto/design : Leonardo L. A. Bottarelli
